La via dello Yoga è una via d’esperienza , non di sapere.
Lo scopo quindi , fin dal primo stadio, è la presa di coscienza a livello del corpo attraverso gli Asana (posizioni)apparentemente semplici.
Più se ne prende coscienza, più si approfondiscono. Più si approfondiscono più se ne prende coscienza. Questo movimento pendolare non ha fine.
Dopo un pò ci si trova ad utilizzare la stessa forma e a scoprire sensazioni nuove a livelli di coscienza profondi e sottili.
La differenza fra un praticante principiante ed uno avanzato si trova soprattutto sul piano di coscienza. Occorre rinunciare a nostro ” istinto riflesso” di intervenire a volersi continuamente affermare , di voler essere protagonisti e voler arrivare alla postura a tutti costi. Questa pulsione, questa tensione ci impedisce di osservarci in modo obiettivo e sereno e ci impedisce di vedere i nostri limiti.
Occorre evitare la ripetizione meccanica dei gesti e migliorare la qualità della coscienza dei gesti.
Lo yoga è coscienza e libertà. Ma quest’ultima non può esistere senza coscienza . Libertà da ogni forma , sistema e metodo.