Lo Yoga non è magia , non ha nulla a che vedere con l’ascetismo o la religione ; ha a che vedere con la coscienza dell’uomo , fenomeno tanto importante per la filosofia orientale quanto per quella occidentale.
Se la filosofia è una considerazione intellettuale sulla natura dell’ anima o della coscienza, allora lo yoga è esperienza.
Lo yoga non rappresenta solo una esperienza personale fine a se stessa ,ma ha a che fare con l’evoluzione sociale, poiché solo se la coscienza collettiva è rilassata , la società può avere calma e pace. Finché non c’è rilassamento nella coscienza collettiva saranno inevitabili le tensioni sociali, psicologiche, filosofiche e politiche.
La mente umana crea la pace e il terrore, la felicità e la sofferenza, determina la creazione e la distruzione. Ma la mente , che a sua volta ha origine nella coscienza personale, è una porta esterna della percezione. E’ stato provato che più in là di questa mente c’è qualcos’altro di nascosto. Dietro questa porta della nostra percezione ci sono altre porte. Se esiste una scienza al mondo che possa produrre un cambiamento alla base profonda della mente umana, allora abbiamo trovato la strada verso la pace dell’uomo.
Poiché allo yoga concerne quanto è in relazione con la mente individuale e lo scopo di questa è legato alla coscienza dell’uomo, penso che lo yoga si debba accettare come scienza specifica per risolvere il problema della pace.
Marina Demaria